miercuri, 27 septembrie 2017

Pentru cei creștini numai cu numele



La Alexandria, un circar dresase o maimuță să
danseze, iar animalul învățase să danseze atât de bine încât nu se deosebea deloc de ceilalți dansatori oameni, datorită măștii și hainelor de dansator cu care fusese îmbrăcată. Însă, tocmai la mijlocul dansului și a aplauzelor, unul din cei prezenți vru să arate spectatorilor că balerinul capabil și abil nu era decât o simplă maimuță: aruncă pe scenă niște fructe uscate care atraseră maimuța, iar animalul, văzând acele fructe nu ezită nici un moment. Își rupse masca de pe față, pentru a putea devora fructele care-i plăceau atât de mult. În schimbul laudelor și a admirației, maimuța provocă râsul spectatorilor. (Girgore de Nyssa, La professione cristiana, Ed. Città Nuova, pp. 66-68).

Definizione del santo secondo Origene



“Si dicono santi e nello stesso tempo peccatori coloro che si sono dedicati a Dio e hanno separato la loro vita dalla situazione usuale di tutti per servire il Signore – si dice dunque santo un uomo in quanto si è dedicato al servizio del Signore, eliminando tutte le altre attività – ma può anche accadere  che, proprio nel servire il Signore, non faccia ogni cosa come dovrebbe essere fatta, ma venga meno in alcune cose e pecchi. Come infatti colui che si separa e si segrega da tutto per acquisire  una disciplina, la medicina ad esempio o la filosofia, certamente non è perfetto appena si è dedicato alla disciplina, così da non trovarsi mancante in qualche cosa, anzi piuttosto attraverso molti sbagli arriverà con fatica una buona volta alla perfezione e, tuttavia, appena si affida a scuole siffatte è cosa certa che è annoverato tra i filosofi o tra i medici; allo stesso modo si deve pensare dei santi, cioè che appena uno si dedica all’impegno della santità, in relazione a ciò che si è proposto, viene chiamato santo. Ma in relazione al fatto che necessariamente cadrà in molte mancanze finché con l’abitudine e la disciplina e la diligenza non si allontani da lui la consuetudine del peccare, si chiamerà, come abbiamo detto, anche peccatoreˮ (Origene, Omelie sui Numeri, 10, 1).