La Alexandria, un circar
dresase o maimuță să
danseze, iar animalul învățase să danseze atât de bine
încât nu se deosebea deloc de ceilalți dansatori oameni, datorită măștii și
hainelor de dansator cu care fusese îmbrăcată. Însă, tocmai la mijlocul
dansului și a aplauzelor, unul din cei prezenți vru să arate spectatorilor că
balerinul capabil și abil nu era decât o simplă maimuță: aruncă pe scenă niște
fructe uscate care atraseră maimuța, iar animalul, văzând acele fructe nu ezită
nici un moment. Își rupse masca de pe față, pentru a putea devora fructele
care-i plăceau atât de mult. În schimbul laudelor și a admirației, maimuța
provocă râsul spectatorilor. (Girgore de Nyssa, La professione cristiana, Ed. Città Nuova, pp. 66-68). miercuri, 27 septembrie 2017
Definizione del santo secondo Origene
“Si dicono santi e nello stesso tempo
peccatori coloro che si sono dedicati a Dio e hanno separato la loro vita dalla
situazione usuale di tutti per servire il Signore – si dice dunque santo un
uomo in quanto si è dedicato al servizio del Signore, eliminando tutte le altre
attività – ma può anche accadere che,
proprio nel servire il Signore, non faccia ogni cosa come dovrebbe essere
fatta, ma venga meno in alcune cose e pecchi. Come infatti colui che si separa
e si segrega da tutto per acquisire una
disciplina, la medicina ad esempio o la filosofia, certamente non è perfetto
appena si è dedicato alla disciplina, così da non trovarsi mancante in qualche
cosa, anzi piuttosto attraverso molti sbagli arriverà con fatica una buona
volta alla perfezione e, tuttavia, appena si affida a scuole siffatte è cosa
certa che è annoverato tra i filosofi o tra i medici; allo stesso modo si deve
pensare dei santi, cioè che appena uno si dedica all’impegno della santità, in
relazione a ciò che si è proposto, viene chiamato santo. Ma in relazione al
fatto che necessariamente cadrà in molte mancanze finché con l’abitudine e la
disciplina e la diligenza non si allontani da lui la consuetudine del peccare,
si chiamerà, come abbiamo detto, anche peccatoreˮ (Origene, Omelie sui Numeri, 10, 1).